Francesco Repice: L'Intervista
Nel secondo episodio " ad honorem" del podcast su SPOTIFY abbiamo avuto il piacere di ascoltare il parere di Francesco Repice, grandissima voce di RADIO RAI e uno dei telecronisti più apprezzati nel panorama calcistico italiano. E' stato collegamento ricco di riflessioni,emozioni e aneddoti che lo stesso radiocronista si è lasciato scappare, attraversando l'attualità calcistica fino a momenti "amarcord", esperienze personali lavorative e molto molto altro. Eccone una sintesi, 4/5 domande poste da noi che riportiamo, come nell'Intervista a Maurizio Compagnoni ( Se hai perso la sintesi, CLICCA QUI )
📌Una domanda sull'Inter di Conte: come hai visto la squadra nerazzurra in questo campionato? La scelta tecnica è stata positiva?
Penso che chi si affida ad Antonio Conte fa sempre bene, anche perché l'Inter è tornata "potenzialmente" a lottare di nuovo per il primo posto. Oltre all'aspetto tecnico, inoltre, anche la base dirigenziale si sia dimostrata solida, con una gestione mercato di primordine, come nel caso dell'ultimo acquisto (Hakimi, ndr).
📌Un pensiero alla sua squadra del cuore, la Roma. Come vede quest'ultima stagione, figlia degli addii di Totti e De Rossi? Cosa possiamo aspettarci in un futuro prossimo per la società giallorossa?
A livello tecnico non può che sorgere qualche dubbio, proprio in virtù di uno sbandamento che ha portato l'ultima gestione societaria e un piazzamento Champions, obbiettivo non cosi facilmente e costantemente ottenuto, è stato prettamente un vantaggio economico, aziendale. La semifinale è stata stupenda ma il resto è poca cosa, il futuro lo vedo incerto, sarebbe già un grande risultato trattenere due gioielli come Pellegrini e Zaniolo.
📌 Abbiamo visto nella nostra epoca campionissimi,top players, fenomeni.. ma molti non abbiamo potuto apprezzarli in pieno. Uno di questi è il Divin Codino, figlio di un'Italia oramai lontana da noi ma al contempo venerata, amata e riconosciuta universalmente. Cosa porta Baggio sulla soglia della divinità calcistica tecnicamente e caratterialmente?
Esteticamente è stato il migliore di tutti, tecnicamente superiore anche a Francesco Totti. Aveva un qualcosa di mistico nel suo volto, nella sua capacità di affrontare difficoltà fisiche e problemi tattici. Ha sempre risposto mettendoci quello sguardo, quel silenzio così magico,così divino,senza contare neanche i gol,gli assist, le giocate. Più che i suoi numeri, parla il modo con il quale affrontava il Pallone ed è per questo che milioni di italiani sono rimasti innamorati di questo signore,di questo Dio del Calcio.

📌Un momento della carriera professionale che l'ha colpita più di altri, nonostante sia molto difficile da individuare, ci sarà sicuramente stato. Qual è la telecronaca più emozionante di Francesco Repice?