E se... l'arbitro Moreno
Nel nostro ultimo episodio di "E Se..." abbiamo voluto raccontare uno dei momenti più bassi del calcio mondiale e, soprattutto, della Nazionale. La nostra macchina del tempo oggi plana in Corea del Sud e in Giappone, dove, 18 anni orsono, una tragedia sportiva distruggeva completamente milioni di tifosi. Si, l'episodio di oggi tratta la clamorosa trama epica di quel 18 giugno 2002, di quella sfida, Corea del Sud-Italia 2-1 e di quel signore, l'arbitro Byron Moreno.
Alto, fiero, attento, saggio, dinamico, intelligente e soprattutto IMPARZIALE. Tutto quello che il signor Byron Moreno non è mai stato. Se si pensa ai mondiali in Corea (del Sud naturalmente) del 2002, difficilmente ci si ricorda del Brasile campione (solo i tifosi brasiliani) ma tutta l'Italia del pallone avrà in mente solo una persona: Byron Moreno. Byron Moreno. Byron Moreno. Lasciateci sfogare, più si ripete il nome di questa persona più si vorrebbe spaccare la tastiera. Ma cosa avrà mai fatto l'innocente arbitro ecuadoriano? Chiedete a quell'Italia. Una grande squadra che ha avuto la "sfortuna" di incrociare il proprio cammino con il direttore di gara e la stessa Corea del Sud. Tralasciando i torti fatti ai nostri "amati" spagnoli, ci vogliamo concentrare sulla prestazione fatta del direttore nella partita Corea del Sud-Italia. I padroni di casa saranno protagonisti di un più che roseo torneo (tutti meriti del campo?), arrivando addirittura in semifinale contro la Germania. Bravi, complimenti, ora torniamo al nostro "scandalo". Siamo esagerati? No, perché adesso viene il bello.
Fischio d'inizio e subito calcio di rigore per i padroni di casa, fortunatamente fallito grazie all'intuizione di Buffon. Vieri porta in vantaggio gli azzurri e il primo tempo finisce in quella che sembra una partita normale. Ecco allora che entra in scena il nostro amatissimo Moreno.
Probabilmente il sudamericano entra con i paraocchi in campo, non fischiando più nulla, se non a favore dei coreani. Coco terminerà la gara con il più classico turbante in testa per le troppe "botte" subite, Zambrotta dovrà ringraziare di essere uscito con le proprie gambe, mentre Maldini e Del Piero si ritrovano in scontri che manco in WWE si vedono. La partita si avvia alla conclusione e la Corea trova il pareggio a due minuti dalla fine. Supplementari che inizieranno con gli azzurri in dieci complice la doppia ammonizione a Totti ( per """"simulazione"""") con seguente annullamento di un goal regolare a Tommasi. L'Italia perde la testa e compattezza subendo poi il gol di Ahn che sancirà la fine del mondiale per gli uomini di Trapattoni.
Migliaia di polemiche per l'arbitraggio continueranno per anni, tutt'ora se ne parla ma più con il sorriso dato dalla situazione comica che si era creata sotto gli occhi di tutti (tranne quelli della FIFA). Fatto rimane che una squadra con grandi talenti come la nostra avrebbe vinto a mani basse con un ARBITRAGGIO normale. Forse solo il campione Brasile avrebbe potuto ridire qualcosa. Totti, Buffon, Maldini, Del Piero, Gattuso sono solo alcuni dei campioni che avrebbero potuto togliersi una grandissima soddisfazione in Corea. Avremmo mai assistito alla nascita delle bandiere che tanto amiamo tutt'ora? Magari Totti appagato dal torneo avrebbe accettato di andare al Real Madrid (vincendo così il pallone d'oro?), Trapattoni avrebbe scelto di tornare ad allenare un club. Sono solo alcune delle ipotesi che ci facciamo qui in redazione, ma neanche così tanto "disilluse". Ma in tutto ciò Moreno? Dov'è? Semplice, arrestato all'aeroporto di New York per traffico eroina: sarà anche questa una simulazione Byron?
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