E se... l'Atalanta avesse battuto il PSG?


Immaginatevi una Dea nell'Olimpo del calcio europeo. Non è utopia, non è finzione. Si tratta solo del più bel sogno mandato in frantumi in cinque minuti. Ma riavvolgiamo il nastro. Siamo a Lisbona, città di movida e colori sgargianti, ma non oggi. C'è tanta paura e tanta inquietudine nei confronti della più grande pandemia che l'umanità abbia affrontato negli ultimi cent'anni. Strade vuote e negozi chiusi, tranne lo stadio. Aspetta... Cosa? Si avete capito bene, perché il 12 Luglio va in scena Atalanta - PSG in un'atipica partita secca valevole l'accesso  alle semifinali di Champions League. Insomma, in un momento così buio, possiamo fermarci un attimo per riassaporare quel clima calcistico che tanto amiamo.  Ma cosa successe in quella partita? Andiamo a scoprirlo. 


In campo scende il più classico Davide contro Golia secondo la stampa, che vede stra-favorita la compagine parigina. Alcuni etichetteranno i bergamaschi come "vittima sacrificale" di turno. Di certo gli uomini di Gasperini sanno il loro vero valore, anzi, tutta l'Italia lo sa e fa il tifo per la Dea. La partita inizia con un ritmo piacevole, la posta in palio è alta , il PSG per consacrarsi e l'Atalanta per continuare a sognare stupire. Ecco però che tra tutti i vari Neymar, Mbappè, Gomez e Zapata, il primo a sbloccare il risultato è Pasalic, che con un meraviglioso sinistro a giro beffa Navas. Clamoroso, Atalanta in vantaggio e francesi in difficoltà. Via via scorre il primo tempo, con i bergamaschi che falliscono il raddoppio e ifrancesi che non riescono a trovare il pareggio. 


La partita ricomincia, c'è chi deve difendere e l'Atalanta lo sa fare davvero bene, e chi deve attaccare, e il PSG , ahimè, lo sa fare altrettanto bene. Paradossalmente non ci sono grossi squilli, a parte qualche sfuriata del duo Mbappè-Neymar e un tiro da fuori di De Roon. Entriamo nel minuto '85 ed ecco che iniziano i problemi per gli uomini di Gasperini. La stanchezza si fa sentire,  Caldara svirgola in area e spaventa i suoi compagni, i francesi capiscono il momento e puntano il tutto per tutto. Freuler ha problemi fisici mentre Palomino, già ammonito, deve affrontare tutti gli affondi francesi. Affondi che, nel giro di tre minuti, si trasformano in 1-1 e 1-2 per il PSG. Gli eroi per i parigini sono prima Marquinhos e poi Choupo-Moting, sono loro che hanno infranto i sogni di una squadra, di una città, anche di una nazione, di andare alle semifinali. 


Ma se l'Atalanta fosse riuscita ad evitare questo blackout nei minuti di recupero? Avrebbe incontrato il Lipsia, che, con tutto il rispetto, avrebbe potuto essere un ostacolo non così troppo insormontabile. Sarebbe valsa la finale di Champions, contro il Bayern (campione poi), e lì se ne sarebbero viste delle belle. Noi pensiamo che un'eventuale finale avrebbe lanciato l'Atalanta nel mondo dei grandi insieme ai suoi giocatori e allenatore. Quest'ultimo, Gasperini, ce lo saremmo immaginati alla Juventus, al posto di Sarri, un ritorno a casa, come premio anche alla carriera, perché no, a fare anche da maestro a un Pirlo ancora acerbo. Così Gomez sarebbe rimasto "a vita" nella sua Bergamo (non ci sarebbe stato il litigio definitivo con il mister), probabilmente qualche talento sarebbe andato via, ma sarebbero arrivati altrettanti gioielli da plasmare e formare (magari con De Zerbi?). Forse anche dei giocatori già pronti per tentare l'assalto al campionato e perché no, alla tanto desiderata e insperata Champions.


 
 

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