LEVITATING: LA FAVOLA DEL SASSUOLO




Mondo neroverde

La classifica parla chiaro. Secondo posto, quindici punti, zero sconfitte e migliore attacco del campionato insieme all'Atalanta. Non male l'inizio di campionato del Sassuolo di De Zerbi, che sembra aver seguito a pieno la filosofia dell'ex Patron Giorgio Squinzi: mai smettere di pedalare.



👉Quando si discute del Sassuolo, se ne parla spesso come una sorpresa, quasi come se i risultati fossero frutto di casualità, quando dietro le quinte si nasconde tanto lavoro di squadra e progettualità graduale. Nella realtà emiliana non c'è un solo vincitore, non c'è il singolo. La parola chiave infatti è collettivo, squadra. A Sassuolo insegnano ad essere un gruppo organizzato, dove ognuno gioca a calcio in funzione dei propri compagni, insegnano a non aver paura di rischiare e, soprattutto, i giocatori sono messi nella condizione di esprimersi nel migliore dei modi. Il campo del Mapei è una realtà su cui crescere e sviluppare le proprie doti tecniche, tattiche e motorie.


👉L'estate 2020 non ha visto grandi cambiamenti nella rosa. Sono stati respinti gli assalti delle big per Locatelli, sul quale la Juventus aveva avuto più di qualche idea, e Boga, per il quale tutte le offerte sono state rispedite al mittente di turno. Dal Marsiglia è arrivato il giovane e talentuoso trequartista Maxime Lopez, che ha già ha fatto intravedere lampi di classe e che va ad aggiungersi alla già futuribile rosa dei nero-verdi. De Zerbi, il condottiero scelto per questo progetto a lungo termine e al terzo anno sulla panchina nero-verde, può ancora contare anche sulla velocità Toljan e Muldur, determinanti nel finale di stagione scorso, senza dimenticare la classe e i gol di Berardi e Caputo.


Finalmente Djuricic


👉Il trequartista serbo ha i colpi del campione e sembra aver trovato la costanza che gli è sempre mancata partita dopo partita nel corso della sua carriera. Nello scacchiere tattico di De Zerbi Djuricic incarna perfettamente il ruolo del trequartista dietro le punte e riesce ad abbinare la tecnica, dote naturale, ad una visione di gioco sempre più in crescita, che gli permette di vedere prima le situazioni nel campo di gioco. Talento sopraffino e intelligenza tattica, oltre che tempi di gioco maestosi, utili a dettare il ritmo della squadra. In questo inizio di stagione è stato determinante: 3 gol e 1 assist in 5 partite.


Perché il modo di giocare del Sassuolo funziona? 

👉Il Sassuolo non ha un modo di giocare stabilito. I neroverdi piuttosto interpretano secondo le loro caratteristiche il sistema e le idee di De Zerbi, riproponendole nel rettangolo di gioco con una dote sempre più importante nel calcio moderno: la fluidità. Infatti, a prescindere dallo schema (che parte dal 4-3-3 e che si è evoluto nel tempo in un 4-2-3-1) è molto importante capire il ruolo di un giocatore e metterlo in condizione di rendere al massimo, anche a secondo dei giocatori che ha accanto, sviluppando quindi una sintesi perfetta tra le volontà dell’allenatore e i bisogni del proprio gruppo. 



Analisi

👉Una caratteristica del possesso palla dei nero-verdi è la scelta di farsi attaccare. Nelle situazioni di maggiore criticità (pressing avversario) il Sassuolo sa esaltarsi e trovare l'uscita della palla con pulizia, tecnica e velocità, riuscendo così a capovolgere l'azione. D’altro canto, nella fase di possesso nella metà campo avversaria, Djuricic e compagni riescono molto facilmente a trovare la verticalizzazione vincente, grazie ai movimenti di reparto studiati e ripetuti a memoria negli allenamenti e alle grandi capacità individuali. 


👉Questa grande densità nel mezzo, sia a livello di intensità fisica che di palleggio, è l'arma a doppio taglio di questa squadra che, come mostrano i seguenti numeri, tendono a prendere gol nell'ultima parte del primo tempo, ma allo stesso modo trovano la via della rete nello stesso minutaggio: possiamo quindi asserire come il Sassuolo sia una squadra che tende a sbloccare la gara, in positivo o in negativo, sin da subito, grazie ad una grande aggressività e all'approccio propositivo portato in campo.



👉Le heatmaps che seguono, invece, illustrano le posizioni medie in campo dei giocatori nero-verdi. Da questo possiamo notare, oltre alla capacità della squadra di Zerbi di rimanere corta già intravista nelle statistiche precedenti, la volontà di giocare in ampiezza e di cercare, al momento opportuno, la profondità dopo una manovra avvolgente che parta possibilmente dal basso.



👉Infine, nella seguente grafica di StatsBomb, relativa allo scorso anno, possiamo notare che il Sassuolo occupa una posizione intermedia a livello europeo incrociando il numero di tiri da dentro l'area e il numero medio di giocatori in area al momento del tiro, poco meno del Tottenham e poco più del Lione, per una statistica di 3,5 giocatori in area avversaria e di 6 tiri all'interno di quest'ultima per gara


In conclusione, il Sassuolo -secondo in classifica- può sembrare una sorpresa per molti ma per chi conosce e apprezza il Calcio vero sa bene che questo trionfo, seppur riassunto solamente nell’attuale classifica, parte da lontano e trova ora una sua vera espressione grazie alla totale dedizione e alla perfetta applicazione “filosofica” di ogni sua componente: 

  • Mister De Zerbi, che ha saputo abbinare la sua grande conoscenza calcistica ad una capacità gestionale, cresciuta anno dopo anno e oramai maturata, è stato capace di andare oltre le sue convinzioni e ha saputo riconoscere la collocazione migliore dei suoi ragazzi e ha trasformato le necessità dei singoli in virtù di gruppo;
  • La squadra, composta da giovani con la testa sulle spalle, che hanno saputo seguire il tecnico bresciano sin da subito e che hanno dimostrato sempre e comunque fame, determinazione e volontà di crescere, attraverso cadute, salti nel vuoto ma anche prove di maturità, spensieratezza e grande coraggio;
  • La società, che ha saputo abbinare una gestione aziendale inattaccabile ad una "vision", un progetto tecnico lungimirante e del quale mai ha dubitato, ponendo basi solide per il presente e per il futuro.

E così, con la forza delle idee, il carburante migliore che esista, la navicella Sassuolo continua a volare nello spazio a lei sconosciuto, verso rotte mai esplorate e con la voglia, mai doma, di non atterrare.


 



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