David Beckham 🎥


DAVID BECKHAM: SWEET DREAMS



SE non avesse cambiato il suo modo di vivere, non saremmo qui a parlare di un’ icona globable, ma ciò che questo “ragazzo” ha portato è stato un cambiamento totale della figura del calciatore.
Becks come lo chiamano in Inghilterra, è stato il primo vero “modello” del calcio, il divo per eccellenza e lo è ancora adesso, ammirato da milioni di giovani ( per lo più ragazze sia chiaro).
Ha vestito poche maglie da calcio ma tanti abiti firmati,  ha sposato la spice girl per eccellenza Victoria, ed è stato sicuramente uno dei migliori specialisti del gioco.
Sir david beckham, uno dei fantastici “7” del manchester united.
La vita di becks può essere racchiusa in tre grandi momenti.
Il primo, l'arrivo al Manchester United , il secondo, col Real Madrid e il terzo, l’ultimo a livello calcistico, che è coinciso con le apparizioni al Milan, al Psg e ai Los Angeles Galaxy. 
In tutto questo periodo David ha fatto una sola cosa, forse l’unica che gli è davvero riuscita: la differenza. 
L’ha fatta da ragazzino, quando al Preston segnava su punizione e da calcio d’angolo, l’ha fatta al Manchester, quando venne accolto in prima squadra da un altro signore del calcio, quel sir Alex Ferguson che gli lanciò addosso uno scarpino dopo una partita non proprio eclatante, l’ha fatta al real, quando divenne il miglior assistman in liga nella sua miglior stagione.
È vero, non ha mai vinto un pallone d’oro e stava per perdere un mondiale per il suo primo ( e praticamente unico) grande infortunio, ma la sua è stata una carriera ricoperta per lo più d’ oro( e non solo in modo figurato). 
Beckham probabilmente non è quel giocatore per il quale fareste di tutto, non è un ragazzo scapestrato che ama il rischio, ma è uno di quelli che ha saputo prendersi le proprie responsabilità, ha coronato ogni suo sogno.
L'approdo alla squadra del cuore, il Man Utd, la maglia numero 7 ( e fidatevi, prendere questa maglia dopo che se la sono passata due “ceffi” come george best ed eric cantona non è proprio una passeggiata…) , una finale di champions da “Novellino” . e tutto questo in meno di 5 lustri.
Ma se fosse una storia semplice, probabilmente sarebbe proseguita con altrettanti successi internazionali. 
Ma stiamo parlando di David Beckham, di un uomo che ha già il mondo ai suoi piedi. 
Siamo nel 2000, l’inizio del nuovo millennio.




E forse, in questo preciso momento, che il giovane calciatore dalle floride speranze si trasforma, diventa il modello/ produttore/ imprenditore/ attore con hobby sportivo, perchè da quel momento in poi vincerà solo due premier league da protagonista, una liga con il real madrid ( con supercoppa spagnola), campionati con i los angeles galaxy e una ligue 1 col psg, al tramonto della sua carriera.
La fama lo porterà a vestire la maglia delle merengues nel 2003, per 35 milioni di euro. Dopo 4 anni Blancos, conditi da due titoli  che lo elevano a vero e proprio idolo delle folle, vola in america dove con i los angeles galaxy, ed i vari prestiti al milan e infine al psg chiude la sua avventura calcistica.
Ha vinto la sua partita, ha fatto il suo lavoro, si gode la fama acquisita con apparizioni sugli schermi di telefonini, televisori, stand pubblicitari nel globo terrestre.

Ma, parlando di beckham, non possiamo che salire sul più classico dei rollercoaster. Nel 1998, alla sua prima apparizione ad un mondiale, viene espulso, su un fallo (DUBBIO) sul cholo simeone, e i tifosi lo criticano. Ma sara lo stesso david, 3 anni più tardi, nel 2001, a mandare in visibilio i supporters della nazionale dei tre leoni, quando quel pallone, all’old trafford , dopo una delle sue traiettorie, va in rete, e consente all’inghilterra di giocare quei mondiali. 
Nel 2006, dopo la sconfitta con il portogallo, decide di lasciar, la fascia ereditata da alain shearer, affermando: “È stato un onore e un privilegio aver capitanato il nostro paese e voglio sottolineare che desidero continuare a giocare per l'Inghilterra e attendo con impazienza di aiutare sia il nuovo capitano che Steve McClaren in ogni modo possibile”. 
Anche in questo caso, la carriera di david aveva oramai preso un altro snodo e anche a causa di un infortunio al tendine d’achille le sue presenze lo collocano al secondo posto, superando bobby moore, tra i giocatori di movimento con più partite in attivo.
un sogno, quello di david beckham, che indubbiamente lascia  emozioni contrastanti, che in qualche maniera divide. E forse, come cantava annie lennox con i suoi eurythmics “ sweet dreams are made of this, who am i to disagree? I’ve travelled the world and seven seas, everybody’s looking for something”.




simone pignoloni





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