Johan Neeskens ✔
Johan Neeskens:
STAY ON THE SCENE
La storia di oggi ci porta in Olanda,
negli anni 70.
Già , l’Olanda, un paese che non aveva conosciuto ancora un
vero e proprio sviluppo, nè a livello economico nè a livello sociale e dove si erano insediati collaborazionisti
post- seconda guerra Mondiale.
Ed è proprio in questo contesto, grazie ad una
“bravata studentesca” (rivolta civile avvenuta ad Amsterdam) e alla volontà del governo dell’epoca di dare
ascolto alle voci popolari che nascerà una generazione di ragazzi, liberi,
indipendenti, che darà il via ad un vero e proprio boom nazionale .
Amsterdam
diventerà una capitale europea, simbolo di libertà assoluta e una vivibilità mai
conosciuta fino a quel momento e si sa, lo sport può diventare lo specchio
delle condizioni di un paese.
Proprio cosi, infatti, in Olanda, negli
anni 70, abbiamo un volto nuovo, fresco, ribelle del football: IL CALCIO TOTALE.
Grazie a Rinus Michels (Ajax) ed Ernst Happel (Feyernood) , i due artefici
nelle rispettive panchine di vittorie in Coppa Campioni , sbocciarono talenti
che portarono l’ “Arancia Meccanica” ad un clamoroso (ma neanche tanto) secondo posto nel 1974 in Germania.
Tutti
conosciamo la storia di Johann (I) Cruijff, “Pitagora in scarpe da calcio” ,
“Il profeta del Gol”, ma
non tutti sanno chi è stato il suo compagno più profilico, il giocatore grazie
al quale oggi abbiamo esemplari di Nainggolan, Vidal, Gerrard, Lampard, il
capocannoniere di quel mondiale( già, 5 gol, davanti proprio a
Cruijff).
Non tutti sanno la storia di Johann(es) (II) Neeskens, il
primo centrocampista box to box, il centrocampista più forte della sua epoca,
inserito nella classifica FIFA 100 al 64esimo posto.
Johannes Jacobus Neeskens, quando viene acquistato
dall’Ajax con cui vincerà l’
Eredivise e tre coppe campioni
consecutive, verrà chiamato proprio Johann II proprio per la convivenza in squadra e in nazionale con l’altro Johann,
il 14 più celebre della storia del calcio moderno.
Se è vero che non “esiste un Cruijff senza un
Neeskens”, come sentenzia nel 1970 il
santone Rinus Michels, va detto che vale anche il contrario, ossia che per
giocare con Cruijff bisogna esserne all’altezza.
E Neeskens lo era eccome: dinamico, tecnico ed
intelligentissimo, nessuno come lui ha saputo completare e completarsi con
Cruijff risultando, forse , uno dei giocatori più sottostimati di sempre.
La bellezza di un giocatore come Neeskens
è quella di essere stato forse il primo vero giocatore adatto a ricoprire più
ruoli, addirittura facendo il terzino e dando una lezione fondamentale al
calcio moderno.
“ Facendo il terzino ho
imparato l’importanza del cambiare ritmo. È importante tanto per gli attaccanti
(soprattutto per i trequartisti) quanto per i terzini, non conta tanto la
velocità assoluta, quanto la rapidità con cui si scala le marce, conta di più
passare rapidamente da 1 a 6, piuttosto che andare sempre a 10.
Questo lo
sapevo anche prima d’incontrare Johan (Cruijff, ndr) ”. Da difensore , terzino, mediano,
centrocampista centrale, trequartista, attaccante( o come spesso viene definito
questo tipo di giocatore “shadow
striker” , attaccante ombra per la capacità di arrivare a rimorchio senza
possibilità di essere intercettato), non si ricorda un duello aereo che abbia
perso, o una palla buttata alle ortiche in fase di costruzione.
A neanche 19
anni, per lui già si aprono le porte della Nazionale orange.
Tanto poliedrico
quanto già carismatico, il giovane Neeskens si adatta praticamente subito anche
al grande calcio internazionale, dimostrando una maturità impensabile.
E’ sufficiente vedere un video per capire che
giocatore fosse: un recupero palla, il
primo passaggio che consente l’uscita della palla e subito pronto a ribaltare
l’azione. “Solo” questo ? neanche per sogno.
Dopo un Mondiale da sogno, col
titolo di capocannoniere, va al Barcellona e si ricongiunge col suo “compagno
di merenda” , sempre il 14.
A differenza di Cruijff, i tifosi catalani non lo
accolgono propriamente a braccia aperte, complice il fatto che andava a
sostituire la bandiera Hugo Sotil, cui non era stato rinnovato il contratto tra
le polemiche; ma cambieranno velocemente idea, i tifosi blaugrana.
Non solo per
le qualità calcistiche di Johan “Segundo” , come viene soprannominato dopo una
manciata di partite , ma soprattutto per il suo identificarsi totalmente nella
causa catalana, diverrà prima una
bandiera del club e poi vice allenatore (2006-2008)
Il palmares non è eccelso – qualche delusione di troppo
in Liga non facile da digerire, così come l’aver nuovamente fallito con la Nazionale
l’assalto ai mondiali del ’78 – ma Neeskens oramai è il giocatore modello della
nuova generazione calcistica, che ne segue le gesta con riverenza e
ammirazione.
Dopo il mondiale 1974, la
sua influenza nel calcio moderno sarà evidente per l’attenzione alla gestione
della palla, alla ricerca dello spazio e per la velocità di esecuzione.
Da questo
punto di vista, lo scudiero del Profeta ha dimostrato di essere anni avanti
rispetto al football dell’epoca.
In un calcio in continua evoluzione la
classe, la determinazione e la capacità di adattamento di Johann II sono state
lodevoli rispetto al polemico panorama creato da giocatori mediocri .
Una carriera esemplare, senza sbagliare mai
un colpo, come James Brown, cantante contemporaneo del calciatore.
Johann Neeskens.
Il miglior secondo giocatore della sua epoca. Stay on the scene.
“La mia squadra ideale? 1 portiere, 9 Johan Neeskens e un Cruijff davanti”. (Johan Cruijff).
-Simone Pignoloni